mercoledì 6 giugno 2012

Verbale dell'incontro del 4 giugno e calendario di massima del festival, aggiornato alla stessa data



Patto Città Consapevole.
Verbale dell'incontro del 4 giugno 2012
Altre Associazioni si stanno unendo come I Flauti di San Marco di Mestre, Metabolè che promuove percorsi culturali e di solidarietà, Studio Insieme, Itineris Teatro, Future Yoga, Amici del Go che propone una serata di gioco, l’associazione scacchistica il Circolo Canal, Ca’ Tron.
Viene presentata la prima bozza del “fare insieme cose diverse”  con le proposte delle varie associazioni. Viene chiarito che il ruolo di Patto Città Consapevole è quello di individuare i luoghi e di assemblare il planning delle attività; viene precisato anche che il Patto non è un'impresa che organizza spettacoli e che coloro che hanno proposto questa idea del Festival sono solo rappresentanti di altrettante associazioni che realizzeranno le loro attività in piena autonomia, e responsabilizzandosi per la parte di propria competenza, pur in collegamento per realizzare un momento di lancio della vita associativa.
Seguono interventi dei rappresentanti delle Associazioni:
Marco Borghi – Iveser: invita a tenere la conferenza stampa dell’evento Festival qualche giorno prima del 29 settembre. Sottolinea la difficoltà di gestire due mostre fotografiche in contemporanea (Villa Heriot e Fatebenefratelli). Quella su Venezia in piazza dovrebbe aprire domenica 30 al Fatebenefratell. Contatterà Guido Sattin per mail.
Olivolo: mette a disposizione la propria sede per tutta la settimana. Propone un gioco strategico da tavolo (Go) presso la propria sede e per il giorno 30 settembre un torneo di scacchi alla Sala S. Leonardo.
Gabriella Giaretta - Trekkingitalia: due eventi, uno partendo dal Fatebenefratelli domenica 30 settembre, e uno successivo tra calli e campielli alla ricerca dei luoghi dei set cinematografici. Si ipotizza un collegamento con il Pasinetti per una proiezione. 
Associazione Cifrematica: manca la loro scheda. Viene proposto di spostare l’attività “La gondola fantastica” (fiaba per adulti di Rodari) a giovedì 4 alle 18.
Barchetta Blu con letture per bambini e rappresentazioni di burattini potrebbe iniziare l’attività alle 17.
Il Museo Ebraico ha dato disponibilità di spazi.
Alberta Boccato – RedGFU Italia propone un incontro su “Alimentazione e Salute” con lo chef salutista Nicola Michieletto. Da definire la sede.
Sara – La rete nel pesce, propone due attività:
-      Sabato 6 ottobre una installazione riguardante le fiabe
-      Domenica 7 una performance di cucina come forma d’arte
entrambe a Villa Groggia. Possibile collegamento con lo chef.
Grazia Sterlocchi – Settima Stanza: farà sapere la proposta dell’Associazione entro la prima settimana di luglio.
Giancarlo Gianni e Silvano Vianello – La Barcarola: propongono per martedì 2 ottobre un coro alle 15.30 presso la Casa di Riposo San Lorenzo.
Riccardo Bermani, Ambra Mura, Mattia Fontanella – Ca’ Tron, offrono disponibilità di spazi e possono inserirsi per attività con i giovani. Propongono di fare visite guidate lunedì e martedì a Ca’ Tron. Possibile collegamento con Trekkingitalia.
Mauro Martello – I Flauti di San Marco: propone un’attività del gruppo musicale costituito da 40 elementi. Viene proposto come luogo dell’attività il chiostro del Foscarini.
Cinzia Crivellari – rete insegnanti di storia: propone di aprire le scuole nei pomeriggi di lunedì e martedì in orario 14-18, coinvolgendo gli studenti come miniguide sulla storia dei palazzo che ospita la scuola, e anche attività musicale dentro le scuole.
Gian Enrico Perdibon – Associazione Russia Italia. Chiede la sede per tre incontri. Due possono aver luogo alla Scoleta nei giorni di martedì e giovedì alle 18 (temi: simbolismo russo; mitologia nell’arte popolare russa). Per il terzo la sede è da definire.
Paola Bruna – Studio Insieme. Cerca uno spazio per una rappresentazione teatrale, possibilmente al Tatro ai Frari giovedì ore 20.30. Si tratterà di un omaggio a Dino Buzzati.

Si fa presente che il manifesto è unico per tutte le associazioni, mentre le locandine sono a carico delle singole associazioni.
Andreina Foriero e Sara fanno presente l’importanza di affidare il lavoro a un grafico qualificato. Propongono di richiedere un contributo di €5 ad ogni associazione.
 

martedì 29 maggio 2012

Il lavoro per l'organizzazione del "Festival della Città viva", che si terrà in vari luoghi del centro storico dal 29 settembre al 7 ottobre pp.vv., prosegue a ritmo serrato e già una buona parte degli eventi è stata programmata sia per quanto riguarda l'ubicazione che per il tipo di "performance" che verrà effettuata. 
In questi ultimi giorni, fino al 3 giugno p.v., si attendono ancora alcune nuove adesioni e precisazioni su eventi già programmati. 
Poi, lunedì 4 giugno sarà raccolto il tutto e preparato il programma da presentare all'Assessorato alla Cultura. 
Alla riunione del 4 giugno (ore 18,00, presso il Circolo Arci di Cannaregio - S.Sofia) possono intervenire anche associazioni che non hanno aderito fino ad ora con un programma già delineato.

domenica 20 maggio 2012

L'organizzazione del Festival della Città Viva" va avanti

Articolo pubblicato su "Il Gazzettino" a seguito del 1° incontro organizzativo del "Festival della Città Viva" del 14 maggio u.s.

giovedì 29 marzo 2012

Riunione “Patto Città Consapevole” - 26 marzo 2012


Riunione “Patto Città Consapevole
Presso Sala S. Leonardo, 26 marzo 2012 - ore 18,00

Introduce Cino Casson, che fa l’appello delle Associazioni partecipanti e invita quelle che sono presenti per la prima volta a lasciare il proprio recapito. Ringrazia l’assessora Agostini per la sua presenza e per aver facilitato la pubblicazione del notiziario. Rileva che a Venezia, oltre alle molte associazioni nazionali e internazionali presenti sul territorio, ve ne sono altre che rivolgono la loro attività in particolare al cittadino veneziano, si tratta pertanto di produrre cultura legata alla specificità del territorio, facendo emergere il valore di attività poco note. La sigla “Città Consapevole” vuole esprimere il significato dell’iniziativa, diventare consapevoli della coesistenza di soggetti che possono operare in sinergia, produrre insieme, dare espressione alla vivacità culturale del territorio.
Alberto Madricardo presenta l’iniziativa. Rileva che vi è nella città una realtà non adeguatamente valorizzata, né esplicitata come realtà che può essere di rilevanza strategica per la comunità. Coesistono molteplici attività, competenze, interessi, che spaziano negli ambiti più diversi, ed è importante che questa ricchezza si condensi perché si possa interloquire a un livello più elevato, va trovata una cornice che metta insieme i vari soggetti, in modo da fare insieme cose diverse per evidenziare questa realtà.
Pur facendo cose diverse ci si può contestualizzare di più, trovare un comune denominatore, rivolgere questa effervescenza verso un dentro comune, far emergere il senso di identità del territorio, capace di interloquire e di proporre soluzioni, facendo sentire la propria presenza per costruire qualcosa insieme, creando una coscienza collettiva. Ogni associazione deve contestualizzarsi affermando con maggiore consapevolezza i suoi interessi specifici. È essenziale cominciare a definire una cornice comune.
Francesco Maccaluso. Fa una riflessione sulla definizione di cornice. Si stanno cercando buone motivazioni per creare un nuovo legame sociale tra cittadini. Deve passare la comunicazione, si devono condividere elementi. Ciascuno partendo dalla propria passione e sentendo il bisogno di associarsi, ha contribuito all’espansione della cerchia di appartenenza, e non solo in senso orizzontale, ma partecipando anche a un processo di verticalizzazione: creando legami, relazioni con l’esterno si costituisce un punto di incrocio, luogo ideale da cui poter osservare una realtà diversa.
Osserva che vi è una crisi di identità di ruolo della città, un distacco dalla vita sociale, non si vive con passione il luogo di appartenenza nella sua pienezza, va ripensata un’identità comune, ricostituito il senso di appartenenza alla città.
Guido Sattin. Spiega l’iniziativa Festival della cultura del territorio per il territorio. Il centro della cornice proposta è costituito dall’idea di uscire allo scoperto e fare insieme cose diverse. Per il Festival ciascuna associazione può proporre delle attività, e eventualmente mettere a disposizione la propria sede.
La rete è aperta anche a singoli individui, che possono suggerire come rendere più concreta e operativa l’iniziativa.
Tiziana Agostini. Dice di aver accolto con entusiasmo l’dea del progetto e che il Comune è il luogo dove si fa la sintesi della volontà della cittadinanza. Va preservato un certo modo di vivere che si è determinato nella città, la forte propensione socializzante, un’identità che non fa sentire nessuno estraneo a Venezia. La cultura qui continua ad essere un valore quotidiano, e per preservarlo ci deve essere una cittadinanza attiva.
Il Patto raggruppa un insieme consapevole di associazioni, che rappresenta un momento di aggregazione forte, ma soprattutto la volontà di fare insieme cose diverse.
L’iniziativa ha la sua identità nella città d’acqua, nella parte storica.
L’amministrazione ha preso l’impegno di provvedere alla stampa del bollettino. Possono essere offerti piccoli o grandi servizi, come ad esempio trovare luoghi di incontro, e anche un luogo informatore nel sito del Comune.
Franco Ferrari – UAAR. Esplicita il paradosso che Venezia sta vivendo culturalmente un momento esplosivo, quindi non c’è il problema della produzione culturale, ma dell’utenza. Su particolari tematiche vi è molta adesione, si tratta di vedere come allargare la partecipazione. Si dichiara d’accordo sulle iniziative del Patto e del Festival.
Catia – UAAR. Intendeva che nel progetto fosse incluso anche il territorio mestrino. Va espansa la rete delle associazioni, rendendone nota la specificità e favorendo le collaborazioni.
Sarebbe opportuno trovare spazi in maniera meno difficoltosa per portare avanti le attività e condividere persone, conoscenze, proposte.
Giorgio Piacentini – Coro Serenissima. Ribadisce che è molto difficoltoso trovare una sede per il canto veneziano. Nel coro si ricordano episodi della vita veneziana e il coro partecipa a manifestazioni tipiche. Segnala che vi sono associazioni della terraferma che vorrebbero partecipare all’iniziativa.
Andrea Barina – Arci Luigi Nono Giudecca. Informa che già viene realizzato un Festival con varie performance. È necessario fare rete, far conoscere le cose che si fanno, ha la sensazione che ci sia una “cupola” che decide le cose da fare. Invita a far partecipare tutte le duemila associazioni già presenti sul territorio.
Stefania Bragato – Metabolen. Sostiene che è importante che vi sia una cabina di regia per una mappatura del territorio, un punto virtuale di aggregazione; vi è molta produzione di qualità, ma isolati si ha meno forza per dialogare con le istituzioni.
Guia Varotto. Si domanda come può venire informato il cittadino; va ascoltato ciò che l’utenza richiede, anche se la si deve un po’ “educare”.
Maria Teresa Sega. Informa che il Festival delle arti della Giudecca è un’esplosione di creatività, ma poco noto. Vanno costruite delle relazioni reali. Si tiene a settembre e pertanto propone che il Festival della cultura vada fatto in altro periodo e in luoghi decentrati.
Guido Sattin. Ribadisce l’importanza di creare una rete per essere più incisivi, e sottolinea che non ci sono “cupole”, ma semplici cittadini con un intento comune.
Maria Teresa Menotto – Granello di Senape. Sottolinea l’occasione offerta di lavorare insieme, è necessaria un’organizzazione per costruire efficacemente, vanno resi consapevoli gli altri della nostra consapevolezza.
Cino Casson invita a darsi altri appuntamenti per entrare di più in merito. La parola Patto è stata usata per dare il senso di una convergenza comune. Invita a lasciare da parte la questione Venezia/Mestre e ogni associazione che vuole aderire sarà ben accetta.
Ci si deve dimostrare cittadinanza attiva, capace di costruire infrastrutture per essere più direttamente alle spalle della politica, consapevoli che è possibile un maggior grado di protagonismo dei cittadini. Va costruita l’essenza del luogo, lo spazio interno comune, il senso di partecipare a un progetto comune.
Operativamente ci si darà a breve un altro appuntamento, si prende l’impegno di ritrovarsi entro un mese con un progetto preciso da valutare. In tale occasione ogni associazione dirà come intende partecipare al Festival. Si può anche pensare a una vetrina delle associazioni nell’ambito del Festival.
Le associazioni aderenti sono invitate a far pervenire idee e proposte.


mercoledì 21 marzo 2012

Verbale dell'incontro del 19 marzo 2012


Verbale dell'incontro del 19 marzo 2012
Presenti: Roberta Bravin, Cino Casson, Andreina Foriero, Maria Giacometti, Francesco Maccaluso, Alberto Madricardo, Agostino Nobile, Sergio Piovesan, Anna Ruocco, Guido Sattin, Alberta Boccato

Il Notiziario è stato stampato in 100 copie, disponibili presso la Scoleta, si invita a collaborare nella distribuzione.
Agostino informa sulla sua partecipazione a un convegno sulla Sanità alla Sala S. Leonardo, nel quale ha fatto un intervento poco preso in considerazione per il fatto di essere solo un privato cittadino.
Si inviterà a far parte della rete anche una società remiera.
Il fatto di costituire un’associazione con un proprio statuto avrebbe il vantaggio di poter stipulare delle convenzioni con Comune e Municipalità per la gestione di spazi, la concessione di patrocini, ecc., si avrebbe così un soggetto organizzato che tiene le connessione. Vengono espressi anche pareri contrari.
Viene ricordata la lettera di Andrea Martini.
Si deve avanzare una proposta che definisca il carattere dell’iniziativa, che ha lo scopo di valorizzare la cultura sul territorio. Operativamente vanno definiti luoghi, date e quantità di iniziative nella settimana del Festival. Le iniziative saranno collegate da un manifesto e da una cornice che porti ad essere riconosciuti come soggetto, pur nella molteplicità e varietà delle iniziative. Va costruita l’intelaiatura della prossima riunione del 26 marzo cui sarà presente anche l’Assessora Agostini.
Si provvederà a fare un comunicato stampa.
Lo schema dell’incontro dovrà prevedere
§  Presentazione a cura di Alberto Madricardo
Indicazioni sulla prospettiva che si vuole aprire, valorizzazione della partecipazione attiva dei cittadini, possibilità di congiungere la molteplicità di interessi, che in comune hanno la possibilità di offrire qualcosa al territorio, ciascuna associazione rappresentando un tassello della coscienza del territorio che va costruita, si vuole creare l’humus culturale comune del territorio.
§  Proposta Festival: interventi di Francesco Maccaluso e Guido Sattin
§  Articolazione Festival: definizione di luoghi, date, attività, da parte dei costituenti la Rete, l’importanza di fare insieme cose diverse (manifesto e pubblicità comune).
§  Giornata conclusiva; possibilmente a Villa Groggia, momento finale comune.
Viene deciso di nominare un moderatore, lo farà Cino Casson.
Guido Sattin propone una disposizione non frontale, ma circolare, dei partecipanti all’incontro collegiale. Si invierà subito un invito formale alle associazioni chiedendo che confermino la loro presenza. Viene anche proposto di fornire dei temi, anche se in realtà non c’è un tema esclusivo, il tema è il territorio, ogni associazione in questo quadro interpreta se stessa e al tempo stesso diventa nodo della rete, è un’occasione in cui la città dichiara la sua presenza attiva, viva.
Ci sarà sempre presente nell’incontro lo schema visivo per evitare dispersione. Saranno proiettati l’ordine del giorno e la mappa di Venezia. Sergio Piovesan chiede che vengano elaborate poche righe introduttive a ciscuna delle fasi dell’incontro, lo faranno i rispettivi relatori.
Per l’organizzazione dell’incontro comune finale  vengono avanzate delle proposte (ad es. intrattenimenti musicali con i ragazzi del Conservatorio, con un virtuoso del violino, ecc.).
Attraverso questa manifestazione si vuole dimostrare che ci siamo e che vogliamo contare, che vogliamo cambiare il rapporto tra decisori e società civile.
Si sottolinea che spesso i giovani non trovano spazi per le loro attività.
Si propone che venga costituito un gruppo con rappresentanti delle associazioni aderenti per definire i dettagli organizzativi. Si auspica anche che si creino collaborazioni tra associazioni per portare avanti iniziative congiunte.
Vengono definiti come ambiti di interventi: teatro – cinema – musica – poesia – danza – sport – pensiero. Altri possono essere proposti dalle associazioni.
Da verificare se il 27 maggio è disponibile lo spazio a Villa Groggia per l’incontro finale di mezza giornata. È opportuno organizzare una tavola rotonda per trarre le conclusioni.
Verrà chiesta alle varie associazioni la disponibilità a girare le informazioni nella propria mailing list.  

sabato 17 marzo 2012