lunedì 7 ottobre 2013

Verbale dell'incontro del 6 ottobre 13 con le associazioni - Giornata finale del Festival Venezia Città Consapevole



Verbale dell'incontro del 6 ottobre 13 con le associazioni
Giornata finale del Festival Venezia Città Consapevole

Presenti:
Comune di Venezia: Tiziana Agostini
Municipalità: Erminio Viero, Giorgio Tommasi
Comitato organizzatore
Associazioni presenti (identificate): Nemus, Trekking Italia, Barchetta blu, Coro Marmolada, Associazione Internazionale Yoga, rEsistenze, UAAR, Circolo ARCI Franca Trentin, Società Italo-Russa, Circolo scacchistico E. Canal

Si inizia l'incontro con gli interventi di Guido Sattin e Alberto Madricardo del Comitato Organizzatore.  Viene illustrato il significato dell'iniziativa rilevando l'importanza di aver dato l'avvio a una vita associativa. Si è trattato di un'esperienza ambiziosa volta a creare un processo di coesione, a costituire una società civile soggetto del territorio, a promuovere la consapevolezza di far parte di un'unica realtà in un'epoca che tende alla frammentazione del territorio con progetti stabiliti da fuori della realtà locale. L'intento è quello di scoprire un'identità comune sul territorio, di definire un concreto rapporto con le Istituzioni locali e le altre grandi Istituzioni presenti sul territorio, ricercando un'occasione preziosa di collaborazione. Va ricercata una contestualizzazione in modo che le attività possano inserirsi in quel contesto comune che è la città.
Si fa presente anche che un altro contributo importante la rete lo potrà dare nel contesto dell'Arsenale.
Guia Varotto ricorda che la Rete non è un soggetto giuridico, il che ha costituito  a volte un problema nei contatti con le Istituzioni. Si dibatte brevemente sull'opportunità di creare un'associazione capofila. Introduce anche la possibilità che Venezia diventi nel 2019 capitale culturale europea per un anno in quanto ha le caratteristiche indicate per tale nomina dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo data la innegabile dimensione europea della città.
Segue un in intervento di Agostino Nobile che sottolinea l'importanza del fare insieme cose diverse e i risultati notevoli ottenuti sia pure con i pochi mezzi a disposizione.
Sergio Piovesan solleva le problematiche condivise delle associazioni quali la contabilità e i problemi fiscali per le quali trovare una possibile soluzione comune. Interviene in proposito Gianni Zennaro (Presidente Coro Marmolada)
che auspica di trovare un filo conduttore per tutte le associazioni, anche se le esigenze sono diversificate. Propone di raccogliere tutte le problematiche e mettere in piedi un'associazione che aiuti a risolverle.
Segue un intervento di Giorgio Tommasi, Vicepresidente della Municipalità, che ricorda come a volte ci si muova in maniera disarticolata, ignorando delle regole che però devono essere rispettate. Informa che la Municipalità ha istituito dei gruppi di lavoro sulle biblioteche e propone di spostare l'asse sulla promozione della cultura in città.
Propone anche di trovare una sede per il Patto Venezia Città Consapevole.
Antonio Rosino evidenzia che il Festival è un inizio di attività sportivo-culturali, ma manca un aiuto pubblico, e la mancanza di finanziamenti e sponsorizzazioni costringe a ridurre le attività.
Interviene la rappresentante dell'Associazione di Promozione Culturale Lilith di Murano che si occupa di eventi collaterali della Biennale e di eventi musicali.
L'Assessora Tiziana Agostini esprime il suo apprezzamento per le attività del Patto e la voglia di fare in città. La forza del progetto sta nel fare in modo che ciascuno si faccia carico del suo pezzo di responsabilità. Ricorda che si hanno davanti circa venti anni per riuscire a mantenere Venezia in quanto tale e assumersi la responsabilità di trasmettere alle generazioni future i saperi patrimoniali della città, contrastando il rischio di veder cancellata la civiltà veneziana dei mestieri, delle professioni, la sua specificità. Vanno individuate e raccolte insieme le attività che costituiscono saperi intangibili e ricorda la Convenzione di Faro promossa dal Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale invitando a sentire la responsabilità del momento.
Interviene il Presidente della Municipalità Viero affermando che la rassegnazione legata ai problemi economici del momento attuale rischia di far perdere la propria identità. Ma la comune volontà degli abitanti e la coscienza collettiva vogliono opporsi a questa deriva salvaguardando le memorie e proiettandosi nel futuro tramite la progettazione di eventi quali il Festival. E in tale contesto va individuata la cifra dell'impegno della Municipalità a sperimentare connessioni inedite e nuove sinergie.
La rappresentante di rEsistenze ricorda che il problema è il turismo di massa e la voglia dei cittadini che Venezia continui ad essere città viva e non albergo diffuso, teatro di una moltiplicazione di attività per i turisti.
Alberto Madricardo conclude la riunione dicendo che siamo obbligati a pensare a soluzioni per sopravvivere come città, per impedire che Venezia venga sfilata ai suoi cittadini.

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