Verbale dell'incontro del 6 ottobre 13 con
le associazioni
Giornata finale del Festival Venezia
Città Consapevole
Presenti:
Comune di Venezia: Tiziana Agostini
Municipalità: Erminio Viero, Giorgio Tommasi
Comitato organizzatore
Associazioni presenti (identificate): Nemus, Trekking Italia, Barchetta
blu, Coro Marmolada, Associazione Internazionale Yoga, rEsistenze, UAAR,
Circolo ARCI Franca Trentin, Società Italo-Russa, Circolo scacchistico E. Canal
Si inizia l'incontro con gli
interventi di Guido Sattin e Alberto Madricardo del Comitato Organizzatore. Viene illustrato il significato
dell'iniziativa rilevando l'importanza di aver dato l'avvio a una vita
associativa. Si è trattato di un'esperienza ambiziosa volta a creare un
processo di coesione, a costituire una società civile soggetto del territorio,
a promuovere la consapevolezza di far parte di un'unica realtà in un'epoca che
tende alla frammentazione del territorio con progetti stabiliti da fuori della
realtà locale. L'intento è quello di scoprire un'identità comune sul
territorio, di definire un concreto rapporto con le Istituzioni locali e le
altre grandi Istituzioni presenti sul territorio, ricercando un'occasione
preziosa di collaborazione. Va ricercata una contestualizzazione in modo che le
attività possano inserirsi in quel contesto comune che è la città.
Si fa presente anche che un altro
contributo importante la rete lo potrà dare nel contesto dell'Arsenale.
Guia Varotto ricorda che la Rete
non è un soggetto giuridico, il che ha costituito a volte un problema nei contatti con le Istituzioni.
Si dibatte brevemente sull'opportunità di creare un'associazione capofila.
Introduce anche la possibilità che Venezia diventi nel 2019 capitale culturale
europea per un anno in quanto ha le caratteristiche indicate per tale nomina
dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo data la
innegabile dimensione europea della città.
Segue un in intervento di
Agostino Nobile che sottolinea l'importanza del fare insieme cose diverse e i
risultati notevoli ottenuti sia pure con i pochi mezzi a disposizione.
Sergio Piovesan solleva le
problematiche condivise delle associazioni quali la contabilità e i problemi
fiscali per le quali trovare una possibile soluzione comune. Interviene in
proposito Gianni Zennaro (Presidente Coro Marmolada)
che auspica di trovare un filo
conduttore per tutte le associazioni, anche se le esigenze sono diversificate.
Propone di raccogliere tutte le problematiche e mettere in piedi
un'associazione che aiuti a risolverle.
Segue un intervento di Giorgio
Tommasi, Vicepresidente della Municipalità, che ricorda come a volte ci si
muova in maniera disarticolata, ignorando delle regole che però devono essere
rispettate. Informa che la Municipalità ha istituito dei gruppi di lavoro sulle
biblioteche e propone di spostare l'asse sulla promozione della cultura in
città.
Propone anche di trovare una sede
per il Patto Venezia Città Consapevole.
Antonio Rosino evidenzia che il
Festival è un inizio di attività sportivo-culturali, ma manca un aiuto
pubblico, e la mancanza di finanziamenti e sponsorizzazioni costringe a ridurre
le attività.
Interviene la rappresentante
dell'Associazione di Promozione Culturale Lilith di Murano che si occupa di
eventi collaterali della Biennale e di eventi musicali.
L'Assessora Tiziana Agostini esprime
il suo apprezzamento per le attività del Patto e la voglia di fare in città. La
forza del progetto sta nel fare in modo che ciascuno si faccia carico del suo
pezzo di responsabilità. Ricorda che si hanno davanti circa venti anni per
riuscire a mantenere Venezia in quanto tale e assumersi la responsabilità di
trasmettere alle generazioni future i saperi patrimoniali della città,
contrastando il rischio di veder cancellata la civiltà veneziana dei mestieri,
delle professioni, la sua specificità. Vanno individuate e raccolte insieme le
attività che costituiscono saperi intangibili e ricorda la Convenzione di Faro
promossa dal Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale invitando a
sentire la responsabilità del momento.
Interviene il Presidente della
Municipalità Viero affermando che la rassegnazione legata ai problemi economici
del momento attuale rischia di far perdere la propria identità. Ma la comune
volontà degli abitanti e la coscienza collettiva vogliono opporsi a questa
deriva salvaguardando le memorie e proiettandosi nel futuro tramite la
progettazione di eventi quali il Festival. E in tale contesto va individuata la
cifra dell'impegno della Municipalità a sperimentare connessioni inedite e
nuove sinergie.
La rappresentante di rEsistenze
ricorda che il problema è il turismo di massa e la voglia dei cittadini che
Venezia continui ad essere città viva e non albergo diffuso, teatro di una
moltiplicazione di attività per i turisti.
Alberto Madricardo conclude la
riunione dicendo che siamo obbligati a pensare a soluzioni per sopravvivere
come città, per impedire che Venezia venga sfilata ai suoi cittadini.
Nessun commento:
Posta un commento